[A] Sui requisiti di ammissibilità dell’istituto della cooptazione ai sensi dell’art. 95, co. 4 del d.p.r. 554/1999, pienamente sovrapponibile all’art. 92, co. 5 del d.p.r. 207/2010, e sulle caratteristiche e sui limiti entro cui può operare l’impresa cooptata in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla necessità che l’impresa cooptata, erroneamente inserita nell’A.T.I. in assenza dei requisiti di ammissibilità prescritti, sia considerata come concorrente e possegga integralmente i requisiti di partecipazione previsti per la gara. [C] Sulla (im)possibilità per il Consorzio, costituito tra imprese riunite in A.T.I. successivamente all’aggiudicazione di un Appalto pubblico, di subentrare nel rapporto contrattuale con la P.A..
SENTENZA N. ****
[A] L’art. 95 del D.P.R. 554/1999, abrogato dal D.P.R. 5 OTTOBRE 2010, N. 207, ma applicabile al contratto di cui si discute, prevedeva la possibilità che l'impresa singola o le imprese riunite in associazione temporanea in possesso dei requisiti per l’aggiudicazione dell’appalto associassero “altre imprese qualificate...